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A piedi per Copenaghen

 

Dicembre 2016

 

Appena tornata da cinque giorni trascorsi in questo spendido paese, la Danimarca, una delle cose che più mi ha colpita è la gentilezza dei danesi, la loro cordialità è disarmante, anche se non chiedi informazioni loro capiscono che sei un turista e cercano di aiutarti in qualsiasi modo. Copenaghen è una città turistica ovviamente, ma mai affollata, si riesce a girare tranquillamente per le strade, musei senza fare molte code, turisti ne vedi ma meno che in altre città, forse perchè la vita qui è davvero cara, per noi italiani i costi sono spropositati, in particolar modo per il cibo, un caffè costa sui tre euro, così come una bottiglietta d'acqua, i ristoranti seppur davvero buoni sono molto cari, così come i mezzi pubblici, gli ingressi ai musei e alla vita in generale. Bisogna quindi cercare di risparmiare sul resto, ad esempio volare come abbiamo fatto noi, con un volo Ryanair da Bergamo Orio al Serio, per noi genovesi non è comodissimo come aeroporto ma pur sempre fattibile. Io, mio marito e una coppia di nostri amici siamo partiti col volo delle 6.30 del mattino, in un paio d'ore si è a Copenaghen, in modo da poter vivere appieno ogni giorno, abbiamo preso il primo volo del mattino all'andata, e l'ultimo la sera per il ritorno. L'aeroporto è piuttosto grande, appena si atterra conviene prelevare le corone danesi, noi abbiamo fatto così anche per prendere poi il biglietto del treno che ci portava in albergo. Abbiamo soggiornato al “Wake Up”Hotel, vicino alla stazione centrale, è un albergo pulito e molto moderno, per essere solo un due stelle, le camere sono davvero molto piccole, in mezzo alla camera si trova il bagno, diciamo che per l'uso che dovevamo farne noi, giusto dormirci, poteva andare bene, anche se non lo consiglierei, la notte si soffocava dal caldo, e a parità di prezzo si può trovare qualcosa di più centrale. Come già ho detto, i prezzi sono molto alti, anche per gli alberghi, questa è una soluzione economica se non si vuole andare in ostello.

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Con mio marito Andrea e i nostri amici abbiamo acquistato l'abbonamento per i mezzi pubblici per tre giorni (sicuramente più conveniente rispetto ai singoli biglietti), in realtà non lo abbiamo mai utilizzato, non è una città ben collegata, la metropolitana ad esempio non passa neanche per la stazione centrale, e i bus non sono così frequenti. Mio marito poi, il secondo giorno, ha pensato bene di perdere un biglietto del bus,così abbiamo passato il resto della vacanza a girare Copenaghen tutta a piedi, muniti di scarpe da escursioni abbiamo camminato chilometri e chilometri su e giù per la città. Mi piace camminare per le città che non conosco, perchè si riesce a vedere molto di più, si scoprono viuzze e particolari, che stando su un autobus non noteresti, il tempo poi è stato a nostro favore, a parte una mezza giornata di pioggia, è sempre stato clemente, con temperature più alte della media (intorno ai 7/9°). Devo dire che eravamo comunque ben attrezzati con piumini, sciarponi, guanti e berretti, è una città molto ventosa, ma noi siamo abituati.

Prima di partire, come per ogni mio viaggio, mi ero studiata e sottolineata in modo maniacale, tutta la mia guida, la Lonely Planet pocket, avevo segnato tutte le attrazioni più importanti sulla mia cartina, i posti tipici in cui mangiare, i musei, le chiese e tutto il resto.

Ho diviso la città in otto quartieri, i più importanti: Tivoli, Slotsholmen, Stroget, Nyhavn, Christianshavn, Norreport, Norrebro e Vesterbro. Ogni quartiere è diverso e con le sue particolarità, ma quello che più ha attirato la mia attenzione è Nyhavn con le sue casette colorate lungo i canali, me ne sono perdutamente innamorata, sembra uno scorcio di un quadro di un famoso pittore, l'immagine di una cartolina. Tante piccole casette dai diversi colori, gialle, viola, azzurre, verdi, bianche, si affacciano sul canale di fronte ai battelli e pescherecci. In questo periodo (ponte dell'immacolata), tutto è adornato a festa, ci sono le luminarie sugli alberi, lungo le strade, in mezzo alle piazze grandi alberi di natale addobbati, mercatini di natale ovunque, l' atmosfera che si respira è di festa e gluwein.

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Il primo giorno abbiamo iniziato a vedere la città dal suo centro storico, Stroget, le strade qui sono piene di negozi, tra cui il famoso “Royal Copenhagen” con le sue porcellane, il negozio della “Lego”con grandi omini costruti in mattoncini, e i più disparati negozi di abbigliamento e souvenir. Potete fare una pausa golosa nella più antica pasticceria della città, “La Glace”, le fette di torta sono abbondanti, io ho provato la specialità della casa, la “valnoddekage”, una torta di noci con noci caramellate e panna montata, una vera delizia, insieme a ottima cioccolata calda, i prezzi sono alti ma merita la visita. Dopo aver gironzolato per il centro e il quartiere latino (quartiere universitario), ammirate il Rundetarn, e salite nella torre rotonda, uno dei monumenti più famosi della Danimarca, da qui si può ammirare il panorama della città dalla sua sommità. La rampa a spirale è lunga 209 metri e ruota per 7 volte e mezzo intorno al pilastro centrale, quindi armatevi di pazienza e salite in cima alla torre perchè la vista da quassù è bellissima. Scendendo c'è la cattedrale, la Vor Frue Kirke, Straedet, la via dello shopping con il suo grande magazzino “Magasin”, il Radhus, questo enorme edificio storico è il municipio di Copenaghen, anche qui siamo saliti in cima alla torre per ammirare il panorama dall'alto. Spostandoci verso Slotsholmen (tranquilamente a piedi), ci si imbatte nell'imponente sede del parlamento nazionale, il Christiansborg Slot, il palazzo della borsa Borsen, con la sua guglia alta 56mt e formata dalle code intrecciate di quattro draghi, questa Borsa è la più antica d'Europa ma non è aperta al pubbico, a differenza del parlamento che si può visitare al suo interno; di fronte invece si trova la Holmens Kirke. Dopo esserci fermati a gustare un panino con salsiccia all'aglio e paprika , una birra e un caldo gluwein nel tradizionale mercatino natalizio, siamo saliti sul battello per fare il giro dei canali. Lo consiglio perchè si riesce ad avere una panoramica della città nel modo più romantico, seduti su un battello. All'interno ci sono piccoli caloriferi, noi però siamo stati fuori per poter fotografare al meglio la città. Quando si acquista il biglietto conviene fare il combinato con un'altra attrazione, noi ad esempio abbiamo fatto il combo battello e parco di Tivoli per il giorno seguente, si risparmia qualcosa e si evitano le code all'ingresso. Il battello passa attraverso canali strettissimi, si può ammirare la città, le case di Nyhavn, la sirenetta, il teatro dell'opera, la biblioteca, soprannominata il diamante nero dalla forma di un cubo inclinato e dal colore nero lucido, si possono intravedere gli interni delle case galleggianti, Papiroen (l'isola della carta) e molto altro.

Per cena vi consiglio di prenotare perchè i ristoranti sono tutti pieni, c'era scritto anche sulla mia amata guida, ma pensavo si riferisse al week-end, invece i ristoranti danesi sono affollatissimi, e la prenotazione è necessaria. Quindi dopo due dietro front siamo andati da “Host”, un ristorante danese davvero particolare e dalla cucina New Nordic molto innovativa. Il menù a prezzo fisso si aggira intorno ai sessanta euro a testa, non è poco anzi, però il menù a più portate si compone di piatti originali, moderni, raffinati e deliziosi, come le cappesante alle prugne, l'anatra con composta di frutti rossi e altre prelibatezze per il palato.

Il giorno successivo ci siamo diretti verso Rosenborg Slot, questo bellissimo castello si trova nel centro città, più precisamente a Norreport. Merita assolutamente la visita al suo interno, con la camera degli specchi, la sala dei cavalieri, quella del tesoro con tanto di corona di Cristiano IV, la spada e i gioielli , passeggiate nel giardino del re, il Kongens Have, fino ad arrivare al giardino botanico, il Botanisk Have con la sua immensa serra ottocentesca. Per pranzo è tappa obbligatoria il Torvehallerne Kbh, il mercato alimentare, vicino al giardino botanico, sotto questa grande struttura coperta potrete trovare banchi di ogni tipo, dai formaggi, alle carni, alla pasta fresca, al caffè, ai dolci, insomma ce n'è per tutti i gusti. Il banco che vi consiglio per un pranzo tipico danese è “Hallernes Smorrebrod”, gli smorrebrod sono fette di pane di segale imburrato con sopra diversi condimenti e ingredienti come il salmone, verdure grigliate, uova sode, salumi, io ho assaggiato quello col salmone e la tartare di manzo, entrambi deliziosi, il tutto accompagnato da una buona birra locale. Per il caffè invece proseguite verso il “Coffee Collective”, dal commercio equo solidale, potete scegliere tra due miscele di espresso, una più forte e una più dolce oppure degustare altri tipi di caffè. Ovviamente non ci siamo fatti mancare il dolce, ci sono tantissimi banchi con cookies, brownie cheese cake e le mie preferite, le girelle alla cannella, le kanelsnegle. Con la pancia piena ci siamo diretti ad Amalienborg Slot, questa è la residenza della famiglia reale danese ,all'interno c'è il museo del palazzo con tutti i cimeli reali. Al di fuori c'è una grande piazza con la Marmorkirken, questa chiesa di marmo ha una cupola con un diametro di oltre 30 mt. Da qui abbiamo attraversato tutta Nyhavn con i suoi canali, per arrivare poi a Tivoli. Questo immenso parco divertimenti, situato proprio nel cuore della città, vi lascerà senza fiato. Chiamarlo così è riduttivo, perchè il fascino che scaturisce non ha niente a che vedere con altri parchi divertimento. Questo è uno dei più antichi del mondo, del 1843, persino Walt Disney ne ha tratto ispirazione. L'atmosfera natalizia che si respira al Tivoli è meravigliosa, con i suoi banchetti di cioccolata calda, negozi di caramelle, la casa di babbo natale, luminarie e festoni invadono ogni attrazione. Verso sera tutto è illuminto e si ritorna ad essere bambini. Dopo aver acquistato qualche bastoncino di natale, siamo saliti sulle montagne russe, le rutschebanen raggiungono i 60 Km orari, sono state costruite nel 1914 e pare siano le più antiche al mondo ancora funzionanti. Abbiamo cenato da “Groften”, all'interno del parco, ottima la carne in crosta.

Il giorno successivo io e Andrea abbiamo preso il treno per Helsingor e dopo un'ora siamo arrivati al Castello di Kronborg, il castello di Amleto fa parte del Patrimonio dell'Unesco dal 2000. Questa imponente fortezza circondata da cannoni, fossati e ponti fu costruita nel 1420, è considerato uno dei castelli rinascimentali più belli del Nord Europa. William Shakespeare agli inizi del '600 vi ambientò la tragedia che ha come protagonista proprio il principe danese Amleto. Amando moltissimo Shakespeare non potevo non visitare questo spendido castello, l'interno è molto spoglio rispetto ad altri castelli, ha l'aspetto più di una fortezza infatti, molto bella la sala da ballo, la cappella e le segrete. All'interno del castello c'erano tanti mercatini natalizi di artigiani locali, dove ho acquistato un bellissimo braccialetto di ematite con una piccola corona. Dopo aver visitato tutto il castello, abbiamo preso direttamente da Helsingor un treno diretto a Hillerod per visitare il maestoso Castello di Frederiksborg (35 minuti di percorrenza). Arrivati alla stazione si attraversa tutto il paesino e in venti minuti si arriva di fronte al castello più bello che abbia mai visto. Questo romantico castello si trova sul lago di Slotso, di fronte a sé ha un parco immenso perfettamente curato, e vicino un lago coi cigni. Eretto nel 1602, questo è il castello più fiabesco e romantico che si possa immaginare, quello che ogni bambina ha sempre sognato. Gli interni qui sono sfarzosi, ricchi, eleganti, la cappella dell'incoronazione è ricca di arazzi , volte, organi a canne e soffitti dorati. All'interno del museo c'era anche una mostra fotografica, e per puro caso abbiamo assistito alle prove del coro, nel salone del castello. Dopo aver visitato tutte le stanze reali, passeggiate all'interno dei giardini barocchi e assaporate la pace che si respira in questo posto magico e fiabesco. Di ritorno a Copenaghen siamo andati a vedere la sirenetta, il teatro dell'opera illuminato per poi inoltrarci a Christiania, questa è una comunità alternativa autogestita fondata negli anni '70, è un'ex base militare. Il quartiere è suggestivo, le pareti sono coperte da graffiti e all'interno vendono droga in libertà. Noi siamo arrivati al buio, di sera, non è molto consigliabile, la zona è piena di spacciatori, ma ha un'aria molto misteriosa e inquietante allo stesso tempo.

All'interno c'è il Den Gra Hal, dentro questo edificio si trovano mercatini natalizi, musicisti e banchetti di gluwein e pancake. Poco più avanti c'è lo Stadens Museum for Kunst, salite le scale fatiscenti e vi ritrovate in mezzo a mostre d'arte contemporanea. Per cena siamo andati a Papiroren (l'isola della carta), poco più avanti, è caratterizzata da edifici in stile postindustriale e ospita al suo interno il Copenhagen Street Food, lo consiglio vivamente, è un posto molto affollato, dove si riuniscono i danesi per bere una birra e per mangiare in uno dei tanti furgoncini tipici. Ogni banchetto ha la sua specialità, c'è quella degli smorrebrod, delle salsicce, il sushi, il cinese, il vietnamita, quello dei panini, della carne, dei dolci,il brasiliano, insomma ce n'è per tutti. Io ho assaggiato un buon piatto misto brasiliano con diversi tipi di carne, pannocchia di mais e patate, il tutto accompagnato da patate dolci e birra.

Il giorno successivo, sempre di buon'ora abbiamo fatto colazione all' “Andersen Bakery”, ottimo caffè di fronte alla stazione, a base di kanelsnegle ed espresso. Ci siamo incamminati a piedi verso l'antica fortezza a forma di stella, Kastellet, all'interno della fortezza ci sono i cannoni, un mulino a vento e dall'alto si può ammirare la sirenetta. Scendendo siamo andati a vedere la sirenetta, simbolo di Copenaghen, alla luce del giorno, sapevo che era piccola, per molti deludenti, ma secondo me ha il suo fascino, con il suo volto triste, seduta su uno scoglio ad aspettare il suo principe. Siamo tornati a Christiania, e di giorno ha tutto un'altro aspetto, dopo aver gironzolato tra hippy e curiosi, siamo saliti sulla torre della Vor Frelsers Kirke, questa chiesa meravigliosa ha una torre alta ben 100mt. Io e Andrea siamo saliti fin sopra la cima, oltre 400 gradini a chioccia, gli ultimi 150 si trovano al di fuori, ammetto che ho avuto un po' di timore salendo fino alla cima, ma il panorama da qui è da toglierti il fiato, la vista è spettacolare. Ovviamente la sconsiglio a chi soffre di vertigini, perchè l'altezza è inquietante, ma per chi se la sente armatevi di coraggio e salite fin sopra la punta, la vista merita assolutamente. Come lauta ricompensa siamo tornati al Copenhagen Street Food, assaggiando ottime ali di pollo fritte, panini al tartufo e melanzane grigliate, cheese cake e girelle alla cannella fritte e caramellate con gelato. Subito fuori Papiroren c'erano tanti alberelli, su ogni ramo attaccati migliaia di foglietti con dediche e pensieri, ovviamente anche noi abbiamo lasciato il nostro. Dopo aver passeggiato un po' per il centro e per i vari banchetti natalizi siamo andati al Designmuseum Danmark. Situato in un ex ospedale del '700, questo museo è per gli appassionati del design industriale. Dopo aver girato, abbastanza velocemente, non è molto grande, abbiamo preso la metropolitana in direzione Frederiksberg, è un quartiere residenziale di lusso, dalle grandi vie alberate e bei palazzi, qui non c'è niente di turistico se non il birrificio Carlsberg, abbiamo passeggiato all'interno del Frederiksberg Have, un grande parco, il cimitero, finchè non si è fatto buio e ci siamo resi conto che la strada verso l'albergo era davvero lontana. 

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Abbiamo cenato da “Olive” a Norregade, assolutamente da prenotare, oltre alla gentilezza quasi disarmante del personale, il cibo danese è davvero ottimo. Ha pochi piatti ma molto gustosi, io ho mangiato del filetto tenerissimo e per dolce una delicatissima crème brulée aromatizzata ai frutti di bosco.

Dopo aver visitato in lungo e in largo Copenaghen, ci siamo tenuti il nostro ultimo giorno per andare a Malmo, dalla stazione si arriva in Svezia in 45 minuti, all'andata ci si mette poco di più perchè bisogna cambiare treno per far vedere il passaporto per entrare in Svezia, al ritorno invece si arriva diretti. Lungo il tragitto si passa sopra un ponte lunghissimo , il ponte di Oresund che collega la Svezia alla Danimarca. Malmo è una città molto graziosa, il tempo è bellissimo, il sole è alto e il cielo è azzurro. E' una città a misura d'uomo, si gira tutta a piedi, anche se le persone del posto, come anche in Danimarca, preferiscono usare la bicicletta per muoversi. Anche le mamme girano con delle biciclette a tre ruote, davanti in delle “cassette” si trovano i bimbi seduti. Dopo qualche moderno negozio di design si arriva a Stortoget, la piazza principale, passando per Piazza Gustav Aldolfstorg si trovano diversi mercatini di natale, con tanti piccoli chioschi con salsicce e dolci succulenti. Merita la visita il Malmohusvagen, il castello rinascimentale più antico della Scandinavia. All'interno di questa fortezza affacciata sull'acqua,si trova un museo di storia dell'arte, il museo civico, di scienza naturale, marittimo e di tecnologia. Visitando il museo ci si imbatte anche in un grande acquario. Dal castello si vede in lontananza il grande grattacielo post- moderno, denominato Turning Torso. Girovagando per la città si passa attraverso bellissimi parchi, dove si trovano anatre e papere. Per una pausa golosa dovete assolutamente fermarvi da “Hollandia”, la pasticceria più famosa della città, l'ambiente è accogliente e i dolci sono deliziosi, abbiamo assaggiato la torta a più strati con ganache al cioccolato e composta di lamponi, piccoli pasticcini e il chai latte più buono che abbia mai bevuto. Deliziosa la piccola piazza di Lillatorg, con al centro una grande abat-jour illuminata, biccoli bistrò e un' incantevole galleria d'arte. Anche Malmo è ricca di grandi parchi, spazi verdi, negozi di design, ristorantini deliziosi e ottime panetterie. Dopo aver passato l'intera giornata in questa splendida città, prendiamo il treno per tornare a Copenaghen, passiamo in albergo a recuperarare le valigie e ci dirigiamo in aeroporto.

Abbiamo passato cinque splendidi e intensi giorni in questo bellissimo paese. Non fatevi scoraggiare dai prezzi elevati della vita di Copenaghen, perchè questa è una città meravigliosa e merita una visita accurata.

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