Il mio terzo jump è stato elettrizzante ed inaspettato, il capitano ci dice di saltare ed io finisco letteralmente davanti alla bocca dello squalo, rimango immobile ed impietrita, dietro di me avevo la barca, lo squalo mi passa sotto sfiorandomi la pelle, ma io non sento nulla, è davvero innocuo. Ricordandomi di quello che aveva detto Davide, alzo le braccia per far capire che non era mia intenzione toccarlo (vietatissimo toccarli, nel rispetto dell'eco sistema), mio marito assiste a tutta la scena, divertito nel vedermi con le braccia in alto ma allo stesso tempo preoccupato, mi urla “tutto a posto? Ti sei fatta male? Ti esce sangue?”, “No” rispondo io ancora incredula dell'accaduto, “Ok allora andiamo” mi risponde e così ci mettiamo a nuotare verso altri squali balena, i pesci più grandi al mondo. Le ore di navigazione sono diverse, in mare aperto, non bisogna assolutamente soffrire di mal di mare altrimenti non è fattibile, anche se in albergo ce l'avevano largamente sconsigiata come erscursione, proprio per la lunga distanza e il mare mosso, sono contenta di aver seguito il mio istinto e aver contattato Eco Tours, perchè è stata una delle esperienze più vive della mia vita.